mercoledì 20 maggio 2015

L'ALLERGIA AL NICHEL: SINTOMI E ALIMENTI “INCRIMINATI”

Il nichel è un metallo ed è la causa più comune di allergia ai metalli. L'allergia al nichel è un problema che una volta sviluppato, si  ripresenta per tutta la vita ed è responsabile di irritazioni e dermatiti. Solitamente l'allergia al nichel colpisce maggiormente le donne, poiché utilizzano maggiori quantità di prodotti ed oggetti contenenti tale metallo. Il nichel è spesso presente nella bigiotteria tipo orecchini, braccialetti, anelli, ma anche piercing, fibbie, manici di borse, montature di occhiali, ma anche nelle tinture per capelli, prodotti cosmetici, in tanti oggetti ed utensili e in ultimo, anche negli alimenti. 


COME NASCE L'ALLERGIA AL NICHEL
Il contatto con il nichel determina una sensibilizzazione che può dare origine all’allergia cosiddetta da contatto. La prevalenza della sensibilità al nichel varia nei diversi paesi con un significativo aumento dell'incidenza di allergia nei paesi industrializzati.
Tra i fattori di rischio che possono fare insorgere l'allergia al nichel ci sono la concentrazione del metallo, la cui soglia è stabilita da una direttiva europea del 1994, la frequenza con cui l’individuo viene a contatto con l’agente sensibilizzante e la durata del contatto. Tuttavia, ognuno di noi reagisce in modo diverso al contatto con il metallo e per questo alcune persone sviluppano l'allergia al nichel molto rapidamente, mentre in altre si manifesta soltanto dopo un lungo periodo di tempo. A questo proposito, va evidenziato che la sudorazione, soprattutto d'estate e nelle giornate particolarmente calde, può incentivare maggiormente il manifestarsi della dermatite da contatto.


I SINTOMI ATTRAVERSO CUI SI MANIFESTA L'ALLERGIA AL NICHEL
I sintomi attraverso i quali si manifesta l’allergia al nichel possono essere:

·         dermatiti e pruriti che si manifestano sul volto, sulle mani, sulle gambe;
·         afte o infiammazioni della bocca e gengive;
·         gonfiori addominali;
·         malessere generale diffuso;
·         senso di stanchezza e pesantezza;
·         senso di nausea;
·         mal di testa.

ALLERGIA AL NICHEL: VISITA DERMATOLOGIA E PATCH TEST
Se si avvertono questi sintomi è opportuno accertare se si è allergici tramite visita dermatologica e apposito test cutaneo PATCH TEST, che consiste nell’applicazione sulla schiena di dischetti contenenti dosi minime di sostanze con potenziale allergenico. Tali dischetti vengono fissati tramite cerotti ipoallergenici che vanno mantenuti per 48 ore. Trascorso il tempo, alla rimozione, il medico valuterà la reazione cutanea e la presenza di arrossamenti, edema, vescicole e papule, che se presenti, indicheranno la presenza di allergia. 


Nel caso in cui il medico diagnosticasse una vera e propria conclamata allergia al nichel sarà necessaria l’astensione completa dal metallo, sia nel contatto che nell’ingestione di alimenti contenenti che lo contengono. Nel caso invece di semplice intolleranza spesso con una dieta di eliminazione, cioè una dieta che evita tutti gli alimenti a più alto contenuto di nichel, seguita da una dieta di rotazione dei cibi si giunge ad un netto miglioramento dei sintomi, soprattutto infiammatori ed intestinali.

ALLERGIA AL NICHEL E FONTI ALIMENTARI
Il nichel è presente in molti alimenti, il quantitativo contenuto è determinato dai componenti del suolo dove il cibo è stato coltivato, dai fungicidi e pesticidi utilizzati, dalle attrezzature usate nel processo produttivo e di lavorazione, nonché di cottura dei cibi.
Chi ha una forte intolleranza o allergia al nichel, dovrebbe evitare le pentole in alluminio e le padelle in teflon. Al loro posto, sarà invece opportuno che usi pirofile in vetro pirex.

Per chi soffre di allergia al nichel, ecco un breve elenco, stilato dalla nostra dietista, con alcuni degli alimenti che contengono più nichel:

1) Cioccolato e cacao in polvere: il cioccolato è una delle fonti di nichel più concentrate. Il cioccolato fondente ne contiene 2,6 microgrammi per grammo, il cioccolato al latte 1,2 e il cacao in polvere 9,8.

2) Anacardi: gli anacardi contengono 5,1 microgrammi di nichel per grammo. Tra la frutta secca, gli anacardi sono una delle maggiori fonti di nichel e per questo sarà necessario farvi più attenzione, considerando anche che a volte sono presenti in tracce nei prodotti industriali e confezionati.

3) Pomodori e ortaggi: tra gli ortaggi più ricchi di nichel troviamo i pomodori, ma il nichel è contenuto, pur in misura inferiore anche in asparagi, broccoli, carote, cavoli, cavolfiori, fagiolini, finocchi, lattuga, sedano, radicchio. Solitamente ben tollerati sono invece: cetrioli, zucca, zucchine, melanzane e peperoni.

4) Spinaci: anche gli spinaci contengono una certa quantità di nichel, pari a 0,30 microgrammi per grammo e sono tra le verdure da tenere maggiormente sotto controllo in caso di allergia o intolleranza al nichel, accanto a cibi come pomodori e lenticchie.
5) Legumi e frutta secca: chi è allergico al nichel dovrebbe moderare il consumo di legumi e di frutta secca, con particolare riferimento alle lenticchie, ai ceci, alla soia, alle noci, alle nocciole e alle mandorle. I fagioli rossi, ad esempio, contengono 0,45 microgrammi di nichel per grammo.

6) Frutta essiccata: la frutta essiccata contiene quantità di nichel maggiori rispetto alla frutta fresca. ciò potrebbe dipendere anche dai trattamenti industriali. Tra la frutta essiccata possiamo trovare fichi, uvetta, albicocche e prugne.

7) Bevande: chi è particolarmente sensibile al nichel dovrebbe fare attenzione ad alcune bibite e bevande, con particolare riferimento alla cioccolata, al caffè, al e alla birra, ma anche a tutte le bibite contenute in lattina.

8) Cibi in scatola: i cibi conservati possono incrementare il loro contenuto di nichel a causa del materiale del contenitore. Attenzione a lattine e scatolette. Tra i cibi in scatola si possono trovare tonno, carne, legumi, frutta e verdure. Meglio scegliere cibi freschi o conservati in vetro.

9) Cereali: tra i cereali più ricchi di nichel troviamo l'avena, il mais, il miglio e il grano saraceno. Bisogna prendere in considerazione sia i cereali in chicco che le relative farine e i prodotti confezionati che possono contenerle.

10) Frutti di mare e pesce: tre le maggiori fonti di nichel troviamo i frutti di mare e il pesce (ben nota fonte di metalli pesanti), in particolare ostriche, cozze, salmone e gamberi, ma anche ad aringhe e sgombri.

                      

Last but not least, è importante che chi soffre di allergia al nichel sappia che è quasi impossibile seguire una dieta che escluda del tutto questo metallo.

In alcuni casi può capitare di essere sensibili a certi alimenti, ma di tollerarne bene altri, anche se contengono tracce di nichel. Per fare le scelte migliori, soprattutto nei casi più gravi, è bene rivolgersi ai centri qualificati che si avvalgono di personale specializzato.


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