Il nichel è un metallo ed è la causa più comune di allergia ai metalli. L'allergia al nichel è un problema che una volta sviluppato, si ripresenta per tutta la vita ed è responsabile di irritazioni e dermatiti. Solitamente l'allergia al nichel colpisce maggiormente le donne, poiché utilizzano maggiori quantità di prodotti ed oggetti contenenti tale metallo. Il nichel è spesso presente nella bigiotteria tipo orecchini, braccialetti, anelli, ma anche piercing, fibbie, manici di borse, montature di occhiali, ma anche nelle tinture per capelli, prodotti cosmetici, in tanti oggetti ed utensili e in ultimo, anche negli alimenti.
COME NASCE L'ALLERGIA AL NICHEL
Il contatto con il nichel determina una sensibilizzazione che può dare origine
all’allergia cosiddetta da contatto. La prevalenza della sensibilità al
nichel varia nei diversi paesi con un significativo aumento dell'incidenza di
allergia nei paesi industrializzati.
Tra i fattori di rischio che possono fare insorgere l'allergia al nichel ci sono la concentrazione
del metallo, la cui soglia è stabilita da una direttiva europea del 1994, la frequenza
con cui l’individuo viene a contatto con l’agente sensibilizzante e la durata
del contatto. Tuttavia, ognuno di noi reagisce in modo diverso al contatto
con il metallo e per questo alcune persone sviluppano l'allergia al nichel
molto rapidamente, mentre in altre si manifesta soltanto dopo un lungo periodo
di tempo. A questo proposito, va evidenziato che la sudorazione,
soprattutto d'estate e nelle giornate particolarmente calde, può incentivare
maggiormente il manifestarsi della dermatite da contatto.
I SINTOMI ATTRAVERSO CUI SI MANIFESTA L'ALLERGIA AL NICHEL
I sintomi attraverso i quali si manifesta l’allergia al nichel
possono essere:
· dermatiti e pruriti che si manifestano sul
volto, sulle mani, sulle gambe;
· afte o infiammazioni della bocca e gengive;
· gonfiori addominali;
· malessere generale diffuso;
· senso di stanchezza e pesantezza;
· senso di nausea;
· mal di testa.
ALLERGIA AL NICHEL: VISITA DERMATOLOGIA E
PATCH TEST
Se si avvertono questi sintomi è opportuno accertare se si è allergici tramite visita
dermatologica e apposito test cutaneo PATCH TEST, che consiste
nell’applicazione sulla schiena di dischetti contenenti dosi minime di sostanze
con potenziale allergenico. Tali dischetti vengono fissati tramite cerotti
ipoallergenici che vanno mantenuti per 48 ore. Trascorso il tempo, alla
rimozione, il medico valuterà la reazione cutanea e la presenza di
arrossamenti, edema, vescicole e papule, che se presenti, indicheranno la
presenza di allergia.
Nel caso in cui il medico diagnosticasse una
vera e propria conclamata allergia al nichel sarà necessaria l’astensione
completa dal metallo, sia nel contatto che nell’ingestione di
alimenti contenenti che lo contengono. Nel caso invece di semplice intolleranza
spesso con una dieta di eliminazione, cioè una dieta che
evita tutti gli alimenti a più alto contenuto di nichel, seguita da una dieta
di rotazione dei cibi si giunge ad un netto miglioramento dei sintomi,
soprattutto infiammatori ed intestinali.
ALLERGIA AL NICHEL E FONTI ALIMENTARI
Il nichel è presente in molti alimenti, il quantitativo contenuto è determinato dai
componenti del suolo dove il cibo è stato coltivato, dai fungicidi e pesticidi
utilizzati, dalle attrezzature usate nel processo produttivo e di lavorazione,
nonché di cottura dei cibi.
Chi ha una forte intolleranza o allergia al nichel, dovrebbe evitare
le pentole in alluminio e le padelle in teflon. Al loro
posto, sarà invece opportuno che usi pirofile in vetro pirex.
Per chi soffre di allergia al nichel, ecco un breve elenco,
stilato dalla nostra dietista, con alcuni degli alimenti che contengono più
nichel:
1) Cioccolato e cacao in polvere: il cioccolato
è una delle fonti di nichel più concentrate. Il cioccolato fondente ne
contiene 2,6 microgrammi per grammo, il cioccolato al latte 1,2 e il
cacao in polvere 9,8.
2) Anacardi: gli anacardi contengono 5,1
microgrammi di nichel per grammo. Tra la frutta secca, gli anacardi sono
una delle maggiori fonti di nichel e per questo sarà necessario farvi più
attenzione, considerando anche che a volte sono presenti in tracce nei prodotti
industriali e confezionati.
3) Pomodori e ortaggi: tra gli ortaggi più ricchi
di nichel troviamo i pomodori, ma il nichel è contenuto, pur in
misura inferiore anche in asparagi, broccoli, carote, cavoli,
cavolfiori, fagiolini, finocchi, lattuga, sedano, radicchio. Solitamente ben
tollerati sono invece: cetrioli, zucca, zucchine, melanzane
e peperoni.
4) Spinaci: anche gli spinaci
contengono una certa quantità di nichel, pari a 0,30 microgrammi per
grammo e sono tra le verdure da tenere maggiormente sotto controllo in caso di
allergia o intolleranza al nichel, accanto a cibi come pomodori e lenticchie.
5) Legumi e frutta secca: chi è allergico al
nichel dovrebbe moderare il consumo di legumi e di frutta secca, con
particolare riferimento alle lenticchie, ai ceci, alla soia,
alle noci, alle nocciole e alle mandorle. I fagioli rossi, ad
esempio, contengono 0,45 microgrammi di nichel per grammo.
6) Frutta essiccata: la frutta essiccata
contiene quantità di nichel maggiori rispetto alla frutta fresca. ciò potrebbe
dipendere anche dai trattamenti industriali. Tra la frutta essiccata possiamo
trovare fichi, uvetta, albicocche e prugne.
7) Bevande: chi è particolarmente sensibile al
nichel dovrebbe fare attenzione ad alcune bibite e bevande, con
particolare riferimento alla cioccolata, al caffè, al tè e
alla birra, ma anche a tutte le bibite contenute in lattina.
8) Cibi in scatola: i cibi conservati possono
incrementare il loro contenuto di nichel a causa del materiale del contenitore.
Attenzione a lattine e scatolette. Tra i cibi in scatola si possono
trovare tonno, carne, legumi, frutta e verdure. Meglio scegliere cibi freschi o
conservati in vetro.
9) Cereali: tra i cereali più ricchi di nichel
troviamo l'avena, il mais, il miglio e il grano
saraceno. Bisogna prendere in considerazione sia i cereali in chicco che le
relative farine e i prodotti confezionati che possono contenerle.
10) Frutti di mare e pesce: tre le maggiori
fonti di nichel troviamo i frutti di mare e il pesce (ben nota
fonte di metalli pesanti), in particolare ostriche, cozze, salmone e gamberi,
ma anche ad aringhe e sgombri.
Last but not least, è importante che chi soffre di allergia al
nichel sappia che è quasi impossibile
seguire una dieta che escluda del tutto questo metallo.
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